Una famiglia nel mito e nel tempo

Un particolare proposito mi ha spinto a conoscere e far conoscere le origini del mio casato: adempiere ad un compito di riconoscenza e stima verso i miei cari, che mi ha inevitabilmente portato a studiare e rivivere le vicende che hanno visto protagonista la mia famiglia nei suoi secoli di storia.

Mi sono reso conto, tra l’altro, della condotta esemplare dei miei antenati che, anche nei momenti più bui e nelle ore meno fortunate, mai hanno desistito dall’assolvere a funzioni e doveri, infondendomi rispetto per il passato.

Ho così cominciato a ricercare nell’archivio familiare vecchi e preziosi documenti che, man mano venivano consultati, si rivelavano non più carte ingiallite ma ricche testimonianze dell’antica nobiltà dei Signori Tabassi, fioriti in Sulmona, loro città patria. Essi sono stati tra le più antiche famiglie ascritte alla nobiltà civica di detta città. Hanno posseduto feudi in vari tempi e hanno prodotto uomini chiari nelle scienze e nelle lettere. Successivamente si sono diramati in Capua, Roma, Celano, Pescina , Chieti e Lama dei Peligni. Si narra inoltre della loro discendenza dagli antichi Conti di Zollerant, gli stessi che diedero origine alla illustre dinastia degli Hohenzollern, i re di Prussia.

Molti documenti, fortunatamente scampati al saccheggio operato dai tedeschi nella mia casa di Lama durante la II guerra mondiale, furono recuperati nel 1944 da mio nonno barone Giampietro Tabassi. Altri, di grande importanza storica, andarono perduti sia per involontaria incuria dei miei avi, sia per i violenti terremoti che colpirono disastrosamente l’Abruzzo e specialmente Sulmona, città dove risiedevano i Tabassi sin dal XIV secolo.

 

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