Contributo dei Tabassi alla popolazione durante il periodo fascista

Nel 1933 il dott. Giampietro Tabassi di Lama dei Peligni, si prodigò per alleviare le sofferenze della popolazione, colpita dal disastroso terremoto, mettendo a disposizione la propria casa come fosse un ospedale. Molte persone ferite, in quella occasione, ricevettero un primo soccorso e dopo furono mandate nei vari Ospedali. La moglie Anna, instancabile, diede prova di grande generosità nel soccorrere i feriti,  insieme al marito. Qui viene riportata la lettera di elogio che il Partito Nazionale Fascista di Chieti fece alla mia nonna Annina, per l’opera di soccorso e di assistenza da lei svolta a favore della popolazione lamese.

 

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Il barone Giampietro Tabassi, dopo aver istituito a Lama dei Peligni l’Asilo Infantile, fece sì che  sorgesse, nell’immediato dopo guerra, in onore del figlio Giovanni scomparso, anche l’Opera Nazionale Maternità ed Infanzia, mettendo a disposizione il proprio fabbricato, curando e potenziando ogni sorta di cosa essendone egli attivo e solerte Commissario. Inoltre, insieme a sua moglie Annina, istituì, sempre in onore del figlio scomparso, un pacco dono che ogni anno veniva regalato in occasione dell’epifania al primo bambino povero nato dopo la mezzanotte nell’Ospedale Civile di Pescara, luogo in cui il figlio aveva esercitato la sua professione come primario ginecologo. Annina, sempre prodiga nel dispensare doni e beneficenze a favore di chi ne aveva bisogno, ricevette un’altra lettera dell’Opera Balilla del partito fascista di Lama in cui si ringraziava la baronessa per le tante beneficenze che ella era solita fare tra la sua gente.

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