Le origini: Mito e Storia

La storia della famiglia Tabassi si perde nella notte dei tempi e confluisce nella leggenda di Sigfrido, eroe immortale della mitologia germanica.

Prescindendo dalle fantastiche origini, non vi è dubbio alcuno che la famiglia Tabassi (ed in epoche diverse anche Tabasso, de Tabassis e Tabascio) sia originata dalla Svevia, regione tedesca. Tutti gli antichi Scrittori di Origini e Genealogie di Case nobili ed illustri concordemente attestano che  le Case di Hechingen-Sigmaringen in Germania, rappresentate dai Principi di tale nome, quella di Norimberga-Brandeburgo e quella di Tabassi, derivano da unico e solo Ceppo.

Tali scrittori ancora affermano che le suddette tre Case provengono dagli antichissimi Conti di Zollerant, nel Circolo di Svevia, esistenti fin dall’anno 800 dell’era volgare e derivanti dal famoso TASSILONE Duca di Baviera; aggiungono che le medesime tre Case si trovavano già stabilite e rappresentate: la prima da Federico IV°, che era Conte di Zollerant, la seconda da Corrado I°, che era Burgravio di Norimberga e la terza da Aldemaro, che era Barone di Tabasso.

Questa famiglia Tabassi ebbe il suo inizio dal suo CASTELLO TABASSO1 di cui fu signore, ai tempi dell’imperatore Federico Barbarossa (1122-1190), ALDEMARO fiorito nel 1150 circa, barone nobilissimo, consigliere e tesoriere del medesimo imperatore, come ampiamente narrano Raffaele Paradino, eruditissimo antico autore tedesco nel suo “Nobiliario Germanico”, e Giovanni Ritonio nella sua Opera intitolata “Tessera Omnium Familiarum Nobilium Italicae”, stampata a Saragozza nel 1484. Il tutto riportato dal celebre scrittore genealogista Don Filadelfo Mugnos nel suo “Teatro Genealogico delle Famiglie Illustri, Nobili, Feudatarie ed Antiche dei Regni di Sicilia Ultra e Citra” del 1670. E così questo antico autore descrive:

“E’ celebre dappertutto l’antica nobiltà della famiglia Tabassi dei Regni di Napoli e Sicilia, sia per i domini di diverse terre, sia per i molti eroi nelle armi e nelle lettere, celebrati fin dal tempo antico da vari scrittori, I quali scrittori ugualmente affermano che dagli antichi conti germani di Zollerant questo Aldemaro fosse disceso, la cui discendenza prese il nome dal castello Tabasso dal sopracitato suo dominio” …2

Pertanto, tra il suddetto Aldemaro Tabasso e i Conti di Zollerant, vi era vincolo di parentela, sebbene non sia stato detto in quale grado.

In prova di quanto si è esposto vi sono due Relazioni sulla Casa Tabassi, cioè quella esistente nell’Opera del Dottor Filadelfo Mugnos, l’altra fatta al Re di Napoli Ferdinando IV° dalla Real Camera di Santa Chiara nel 1767. Dette relazioni esistenti e conservate nella Sezione dell’Archivio del Regno d’Italia sito nella città di Napoli, sono depositate nelle copie antiche fra i Protocolli del Notar Giuseppe Alleva in Civitella Messer Raimondo (CH). Il tutto attestato dal Notaio Francescantonio Spada con Istrumento pubblico del 27 agosto 1815, registrato a  Sulmona il 29 dello stesso mese ed anno, al foglio 35 cap. 5 n. 1 vol. 19 per grani 22 (Capitolo 6 – Pagina 315).

Ancora in prova di quanto si è esposto e dell’ antica origine dei Tabassi, si riporta qui di seguito, altra Relazione del Re Alfonso I° d’Aragona. Una Lettera (o Missiva) di ringraziamento, del 28 marzo 1437, al Dottor Gianlorenzo Tabassi del seguente tenore: “Abbiamo inteso con molta nostra allegria e letizia come Voi avete con tanta schiettezza e magnanimità governato la nostra provincia d’Abruzzo, di modo che tutti i nostri vassalli rendano testimonianza secondo la loro giusta relazione, non potendo mai mentire sulla prudenza e sapere anche la sua antica nobiltà tanto da tutti divulgata, verità questa da Noi conosciuta, mentre essa dagli antichi Conti di Zollerant trae la sua origine, dove Noi non lasceremo di ricordare, mentre viviamo i suoi buoni servigi, e le nostre obbligazioni, Dio vi conservi come Noi per molti anni.

Palermo, 28 marzo 1437. Il re Alfonso.

Al nostro molto amato e fedele consigliere Gianlorenzo Tabassi, conservi Dio”.  

A tutto questo si aggiunge, inoltre, copia di una lettera scritta da Valerio Tabassi in data 29 settembre 1889 a Sua Maestà Guglielmo II°, ultimo Imperatore di Germania e Re di Prussia (1888-1918), a cui chiedeva benignamente di crearlo Cavaliere di uno degli Ordini Prussiani istituiti dai suoi Augusti predecessori.

Dalla lettera si deduce come i Tabassi tenessero, in seria considerazione l’origine della propria famiglia, tanto che Valerio Tabassi rivela all’Imperatore l’antico legame di parentela che li univa, perché derivanti entrambi da unico e solo ceppo, cioè dagli antichi Conti di Zollerant, nel Circolo di Svevia in Germania.

(La copia della lettera si può leggere sull’ HOME PAGE, alla voce “Altre notizie” dal titolo”LETTERA ALL’IMPERATORE GUGLIELMO II°”).

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  1. Castello Tabasso”: potrebbe trattarsi anche di una località o di un feudo, da cui i Tabassi presero il nome
  2. F.Mugnos, Teatro Genealogico delle Famiglie, Parte III, Libro VIII, in Archivio Tabassi, pag. 473-474.

 

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