Ospiti illustri dei Tabassi a Lama dei Peligni
Un ospite illustre dei Tabassi a Lama: La Principessa Letizia di Savoia Bonaparte
Nel settembre del 1909, la mia famiglia ospitò a Lama la principessa Letizia di Savoia Bonaparte, duchessa d’Aosta, accompagnata dalla contessa Maria Balbis Bertone di Sambuy dama di palazzo di S.A.I., dal conte Fossati Reyneri, dal duca Gallese gentiluomo di Corte di S.M. la Regina Madre Margherita di Savoia e dal marchese di Casale in Contrada Luigi de Felice.
In casa Tabassi la principessa fu ricevuta dai fratelli Cristoforo e Giuseppe, e dall’altro fratello Valerio Tabassi appositamente venuto da Milano, dal barone Giampietro e suo fratello Nicola Tabassi, quest’ultimo allora Sindaco del Paese.
Più donna Francesca Tabassi, vedova del barone Giovanni e la baronessa Anna Tabassi, moglie di Giampietro.
Nel primo pomeriggio, nonostante una minuta e fitta pioggia, la principessa ed il suo seguito si recarono a visitare la Grotta del Cavallone.
Mentre tutti si ponevano a cavallo per l’escursione, la principessa, seduta su una sedia a modo di lettiga, fatta costruire per l’occasione da mio nonno Giampietro, fu sollevata a spalla e portata da otto robusti montanari del posto, che si davano il cambio. (Questa sedia si conserva tutt’ora nella mia casa).
Visitata la grotta, si fece la discesa con le tregge (sorte di rudimentali slittoni) sino alla strada, da dove con il suo seguito ella ripartì per Castellammare Adriatico (oggi Pescara). La principessa cortese ed affabile rimase appagata dell’escursione nell’interno degli Abruzzi e rimase piacevolmente impressionata dal vigore fisico dei nostri montanari.
Qualche giorno dopo, ella ringraziò vivamente la mia famiglia, con un telegramma, per l’ospitalità ricevuta e restò sempre in cordiali rapporti di amicizia con i miei.
Questo il testo del telegramma:
“Baronessa Tabassi Lama dei Peligni.
Sua Altezza Imperiale Reale Principessa Letizia di Savoia Napoleone Duchessa di Aosta grata cortese ospitalità ricevuta, mi ordina di porgere a Lei e sua famiglia espressioni Augusto suo compiacimento ringraziando Loro gentili attenzioni delicate premure”.
D’ordine – Gentiluomo di Corte di servizio Conte Fossati Reyneri.
Contessa Maria Balbis Bertone di Sambuy.
Giuseppe Fossati Reyneri.
La Principessa Letizia di Savoia Bonaparte, ospite della Casa Tabassi di Lama dei Peligni nel Settembre del 1909. Nel 1908 Le fu intitolato l’Asilo Infantile, che prese il suo nome, e che il dott. Giampietro Tabassi fece sorgere, per la prima volta, qui a Lama.
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**Nel 1928, in un pomeriggio del mese di aprile, venne a visitare la nostra Cappella a Fonterossi (località di Lama dei Peligni), S. Eccellenza Monsignor Don Lorenzo Salvi, Abate del Monastero dei Benedettini di Subiaco, da poco nominato Vescovo di quella Diocesi. Era accompagnato dal suo Segretario Don Gregorio, anch’esso monaco benedettino, dall’abate di Lama Sacerdote Don Ermenegildo Scarci e dall’arciprete di Civitella M.R. Don Alessandro Di Lallo. Erano a riceverlo il B.ne Giampietro Tabassi e la di lui moglie Anna Di Guglielmo, nonchè la signora Donna Bettina Masciarelli, vedova Gentile, ed il dott. Giuseppe de’ Conti Baglioni di Civitella M.R. con altre personalità.
S. Eccellenza Monsignor Salvi benedisse la tomba dei Signori Tabassi, posta dietro l’altare e, percorrendo la navata della chiesetta, benedisse anche una piccola lapide che era stata da tempo fatta murare, a cura di Giampietro Tabassi, sulla parete sinistra del muro laterale, a ricordo dei caduti della Borgata nella guerra del 1915-18. Dopo la benedizione si salì nella camera soprastante la chiesa e si offrì a S. Eccellenza ed a tutti gli ospiti intervenuti un thè con paste, dolci e champagne. Terminata la breve cerimonia, Monsignor Salvi ripartì alla volta di Fara San Martino dove era atteso per la sera.
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**Altri personaggi illustri che sono stati ospiti di questa Casa e che, i loro nomi, meritano di essere elencati:
Il barone Enrico Corvi = il barone Umberto Corvi, amministratore della Società Anonima Italiana, Italo-Orientale = il barone avv. Guido Croce Nanni con la moglie Donna Giuseppina De Petra, di Casoli = il Generale Giuseppe De Stefanis della 24^ Divisione fanteria “Pinerolo” = il pittore Francescopaolo Michetti di Francavilla a M. = Colonnello Achille Gianfelice, comandante del Reggimento fanteria di stanza a Chieti = il Prof. Gaetano Scoppetta, primario Ospedale Civile di Chieti =
Avvocati Luigi e Domenico Auriti = il conte Giuseppe Baglioni di Civitella M.R. = Gilda Giacomucci, baronessa De Raho = il Giudice dott. Filippo De Matteis, pretore di Lama dei Peligni = il Deputato Rocchetti Ercole, giurista e politico di Chieti = il Capitano d’Artiglieria inglese Federico Whitehead = il cav. avv. Vincenzo Vicoli = il Prof. Sertorio Marinacci = il Generale Giuseppe Camagna del 143° Reggimento fanteria, Brigata Taranto, e tanti altri ancora………
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**Il 5 settembre 1944 accompagnato dalla Sig.ra Maria Verlengia, venne a Lama il Colonnello inglese Holms, Governatore residente a Chieti, il quale fu ospite di questa Casa. Noi avevamo finito allora di pranzare (all’epoca avevo cinque anni) quando ne avemmo l’avviso con preghiera di preparare qualcosa da mangiare.
Gli ospiti avevano portato un pollo, della frutta ed una bottiglia di vino. Noi facemmo un po’ di pasta al pomodoro, al pollo unimmo dei peperoni arrostiti con un po’ di formaggio. Aggiungemmo altra frutta ed una bottiglia di buon moscato.
Finito il sobrio pasto ed affacciatosi, il Governatore, al balcone di casa Tabassi che ridava sulla Piazza, fu salutato calorosamente dal popolo lamese che nel frattempo si era lì riunito. Il Colonnello Holms rimase molto soddisfatto dell’accoglienza ricevuta e gradì un regalo, che mio nonno Giampietro in quella occasione gli fece. Alle ore 16 pomeridiane gli ospiti ripartirono per Chieti, via Casoli.