Privilegi ecclesiastici

I privilegi ecclesiastici erano delle concessioni particolari fatte dalle autorità della Chiesa a famiglie di un elevato ceto sociale ed economico, prevalentemente a  famiglie “ex genere” o nobili.

Le cappellanie facevano parte di questi privilegi e consistevano nel beneficio di poter erigere una cappella con relativo altare all’interno di chiese. Era così possibile ornare la cappella con proprie decorazioni, stemmi gentilizi, pietre sepolcrali, sculture ecc., curarne l’aspetto esteriore con fiori, addobbi, tovaglie e candele, dotarla di rendite per la celebrazione delle messe e delle feste religiose, nominare un sacerdote di propria fiducia officiante le sacre funzioni.

Al pari di altre famiglie nobili, i Tabassi possedevano il patronato di molte cappelle gentilizie in Sulmona: nell’altare maggiore del convento di San Francesco della Scarpa dove vi era un quadro della Concezione della Beata Vergine Maria fatta fare dai Tabassi dal famoso Giuseppe D’Arpino, nella cappella di Santa Lucia ed Agata della SS. Annunziata, nella chiesa di San Pietro, nel monastero di Santa Chiara, nella chiesa di San Domenico dove davanti all’altare maggiore era la tomba dei Tabassi, nella cappella della Natività della Beatissima Vergine Maria in Santa Maria di Pietraldoni,  (beneficio creato da Pulcheria Tabassi-Sardi nel 1740), nella cappella intitolata a San Giuseppe nella chiesa di Sant’Agnello Maggiore in Santa Maria di Costantinopoli in Napoli ed in altri edifici di culto.

Inoltre, ogni ramo Tabassi possedeva l’Oratorio privato, che era un  luogo dove si pregava e  che una comunità o una singola famiglia adibiva al culto religioso. Al mio ramo in particolare moltissimi di questi privilegi, come ad esempio gli Indulti, erano stati concessi prima da Papa Leone XII, poi da Papa Pio VII e nel 1872 ancora da Papa Pio IX per le diocesi dei Marsi e di Sulmona. Per la diocesi di Chieti furono riconfermati gli stessi privilegi appartenuti alla Casa Carosi:  particolari concessioni per celebrare, nell’oratorio della propria casa d’abitazione o nelle cappelle laicali, un numero di messe per i propri defunti e familiari, per gli ospiti, amici e commensali di famiglia, oltre a quello per i propri domestici e servitori di casa. Inoltre, furono concesse le indulgenze plenarie, cioè una piena remissione delle pene per i peccati commessi.

Prima della soppressione delle cappellanie, esistevano ancora i seguenti benefici ecclesiastici e le seguenti cappelle:

* Beneficio laicale sull’altare maggiore della cappella dell’Annunciazione in Celano di patronato Tabassi.

* Beneficio laicale sotto il titolo di San Salvatore in Pensano di patronato Tabassi, diviso con i Sanità nel 1797. 

* Beneficio laicale sotto il titolo di Santa Maria in Salitto, nella terra di Castro  di patronato Tabassi.

*Beneficio laicale sotto il titolo del SS. Crocefisso, nella stessa chiesa fuori le mura in Sulmona di patronato Tabassi. Questa chiesa fu costruita da Gio. Lorenzo, Scipione e Don Giovannantonio Tabassi, verso la metà del seicento.

* Beneficio laicale sotto il titolo di San Giuseppe anch’esso nella chiesa del SS. Crocefisso fuori le mura di Sulmona de Jure patronato degli eredi di Don Gio. Antonio e Donna Maria Geronima Tabassi, coniugi. 

* Cappella laicale con altare sotto il titolo del Divin Giuseppe nel Monastero di Santa Chiara in Sulmona eretta per donazione di Suor Maria Tabassi defunta e Suor Lavinia Tabassi di lei nipote, di patronato Tabassi. Questo beneficio fu fondato da Donna Camilla De Sanctis-Mantica, ava di Geronima Tabassi. Oggi su questo altare c’è una pala che raffigura lo “Sposalizio della Vergine Maria”. Nel secondo altare di sinistra al centro del paliotto le tarsie di marmo formano uno stemma gentilizio che ha due draghi ai lati di un fiore.

* Cappella di San Vincenzo nella chiesa del SS. Rosario in Chieti, di patronato Tabassi.

* Cappella della SS. Presentazione eretta nella navata inferiore della Cattedrale di San Giustino in Chieti, di patronato Carosi-Tabassi. Questo beneficio fu fondato dalla baronessa Camilla Lanuti nel 1656 e da suo marito Giovanbattista Assettati.

* Cappella senza altare del SS. Suffragio nella chiesa di S.Nicola e Clemente in Lama dei Peligni, di patronato Tabassi-Carosi.

* Cappella di Sant’Antonio da Padova nella navata destra della chiesa di S. Nicola e Clemente in Lama dei Peligni, di patronato Tabassi-Carosi.

* Cappella di Santa Margherita nella navata della chiesa di S. Nicola e Clemente di Lama dei Peligni, di patronato Tabassi-Carosi.

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LAMA DEI PELIGNI – Cappella di Sant’Antonio da Padova. Altare di jus patronato Tabassi – Carosi, nella chiesa madre di San Nicola e Clemente. Sono visibili gli stemmi delle due Casate.

 

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